Una delle passioni largamente diffuse tra gli italiani e non solo è quella dei viaggi. Un hobby che in alcuni casi si trasforma anche in lavoro, che consente di conoscere il mondo, le diverse popolazioni e culture che lo abitano, e di conseguenza un viatico per la crescita personale non indifferente. Spesso infatti si pone l’accento sull’importanza di viaggiare proprio per avere modo di confrontarsi con contesti differenti da quello in cui si è cresciuti. Un confronto che genera cambiamento interiore e mentale, e che spesso porta al momento del rientro a casa con un mutamento. Una delle culture che più innesca tutto ciò è quella orientale, e nella fattispecie la nipponica. Il Giappone è una meta meravigliosa da vedere almeno una volta nella vita. In tal senso andiamo a scoprire insieme cosa si può fare in Giappone per due settimane: informazioni utili su tappe, esperienze e forme di intrattenimento locali.
Il Giappone: una meta tutta da scoprire
Come anticipato già in fase di premessa, la cultura orientale è una delle più affascinanti in termini assoluti. Un modo di pensare la vita, di condurla, totalmente opposto a quello occidentale; in quest’ultimo si conosce il caos, la frenesia quotidiana dove tutto scorre velocemente senza neanche aere la possibilità di godere dei momenti importanti esistenziali. Questo in Oriente non accade, poiché si dà un peso e valore differente a ciò che circonda l’individuo e alla sua connessione con l’ambiente, la natura, e il contesto in cui si vive. In Giappone, nello specifico, si può ritrovare tutto ciò, con elementi naturali calamitanti, tradizioni e culture locali mai viste prima e lontane anni luce da quelle europee o di Oltreoceano. Certo, il viaggio non sarà propriamente economico ma ne vale sicuramente la pena.
Tappe imperdibili del Giappone
Addentriamoci maggiormente nelle pieghe della tematica in questione, quindi cosa fare per due settimane in Giappone. 14 giorni sono tanti, ma possono essere anche pochi se li si trascorre in modo adeguato. Si dice spesso che il tempo voli quando lo si impiega in modo positivo. E in Giappone tutto questo si amplifica, poiché si ha l’imbarazzo della scelta tra le cose da fare. Partendo ad esempio dalle destinazioni principali quali Tokyo, Honshu e Hiroshima. Qui troviamo storia, ma anche modernità e sviluppo tecnologico, intrattenimento ma allo stesso tempo la pace dei sensi nell’immersività naturale. Insomma un connubio perfetto e completo di tutto quanto è possibile sperimentare in una meta turistica.
Tokyo, Hiroshima e le catene montuose nipponiche
Proseguendo nell’itinerario giapponese di 14 giorni le prime tappe da fare assolutamente sono nell’ordine: Tokyo, Hiroshima (famosa per la bomba atomica della Seconda Guerra Mondiale) e Honshu come preannunciato nel paragrafo di cui sopra. La capitale è ovviamente meta imperdibile perché racchiude il mix contenutistico di sviluppo subito da questo luogo che nel corso degli anni ha completamente cambiato la propria conformazione ed immagine. In molti dicono si sia occidentalizzata ed in effetti è esattamente così. La tecnologia la fa da padrone e parimenti ad essa l’innovazione, dove i giapponesi sono maestri assoluti. Hiroshima invece rappresenta il passato, la storia a tinte drammatiche che ha generato in loco una ferita insanabile con i bombardamenti di natura bellica ben noti. Honshu, infine, è insieme a Kyushu e Shikoku una presenza isolana che si distacca da quanto si può osservare a Tokyo e dintorni. Una meta altra dove si compie un salto temporale all’indietro di molti decenni. E proprio per questo motivo è da visitare, per il contrasto che essa incarna rispetto alla modernità del centro nevralgico nipponico. Questo trittico isolano è un ritorno alla tradizione giapponese dove la natura la faceva da padrone e la tecnologia era quanto di più lontano si potesse prevedere in termini di sviluppo. Luoghi incantevoli proprio perché rimasti immutati nel tempo, ancorati ad un modo di vivere tranquillo, fatto di coltivazioni, di vivere e respirare la terra e l’ambiente circostante. Un’esperienza assolutamente da fare.
Kanazawa, Osaka e Kyoto
Andiamo avanti nel viaggio in terra nipponica spostandoci nelle zone limitrofe del Giappone, come ad esempio Kanazawa, Osaka e Kyoto. Tappe che sono raggiungibili con spostamenti abbastanza serrati, e che quindi comportano una modalità di viaggio più frenetica, ma che valgono la pena. A Kanazawa si può trovare il mercato di Omicho ed i quartieri storici di Kazuemachi e Higashi Chaya, o ancora i giardini meravigliosi di Kenroku-En. Giunti a Kyoto, invece, è imperdibile l’escursione a Nara, che prende un bel po’ di tempo; qui inoltre sono presenti diversi templi e luoghi di culto religioso, ideali per ripristinare lo spirito e riallineare mente e corpo con la meditazione. Osaka poi è davvero opposta alle precedenti due tappe menzionate, sembrando quasi futuristica per molti aspetti. Dai treni ad altissima velocità agli edifici ultra moderni; un’inversione di tendenza dunque se si viene da Kanazawa o Kyoto.
Le forme di intrattenimento e gioco in Giappone
In ultimo incentriamo il nostro focus sulle forme di intrattenimento e di gioco quando ci si ritrova in Giappone. Nelle due settimane di viaggio chiaramente non si può non concedersi anche dei momenti di svago tra i mille spostamenti e visite a luoghi di culto, musei e cosi via. Qui vi sono diversi modi per trascorrere del tempo divertendosi, come ad esempio il Tokyo Race Course, il Samurai Armor Photo Studio o ancora il Tokyo Joypolis. Accanto ad essi figurano anche alcuni casinò, che attirano migliaia di turisti i quali per un periodo di tempo limitato come possono essere i 14 giorni di viaggio, sperimentano anche cose mai fatte prima. Una di queste è il gioco di carte o roulette offerti dai casinò appunto, se proprio si vuol andare di persona e non provare i giochi di bingo e tombola online considerando che lì, comunque, bisogna farsi una scheda apposita per la connessione che non sempre ha Giga illimitati. Il Good game Poker Live di Tokyo è meta gettonatissima in tal senso; ma se ne potrebbero citare molti altri come il Salon de Poker Akasaka o il kklive Poker Shinjuku. Strutture differenti per stile e caratterizzazione dell’offerta di gioco, alcune futuristiche altre meno, ma tutte da vivere per un’esperienza ludica impattante. Non classici casinò ma luoghi indescrivibili per costituzione e varietà di intrattenimento messe a disposizione dell’avventore di turno.
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